martedì 29 novembre 2011

Divertente e ...molto curioso direi

L'elettrone ovviamente non ha la consapevolezza di essere visto, ma reagisce alla telecamera che lo sta visualizzando, abbandonando la sua entità astratta, la telecamera è naturalmente progettata al fine di percepire le frequenze utilizzate dall'uomo per codificare la luce,  quindi l'energia.

“Chiunque non rimanga sconvolto dalla teoria quantica, non l’ha capita”. Niels Bohr, il fondatore della moderna teoria quantica

Il maggiore beneficio che deriva dalla comprensione della fisica quantistica è quello di metabolizzare il fatto che pensieri, emozioni ed immagini mentali influenzino fisicamente la nostra vita, la realtà che percepiano, gli eventi che sviluppiamo o subiamo.
La fisica quantistica è lo studio dei "mattoncini" fondamentali che formano l’Universo. Tutto è costituito da particelle subatomiche, che sono pezzetti di energia. Queste particelle subatomiche si aggregano in atomi, i quali a loro volta formano la materia. I diversi "modi" in cui queste aggregazioni avvengono causano la differenziazione degli oggetti fisici che formano la realtà materiale.
In sostanza questo significa che la Materia è Energia.

Tutto ciò che percepiamo è energia.

Ogni elemento che compone la nostra realtà esiste grazie a noi e per noi. Se io non esistessi non esisterebbe nemmeno la mia realtà così com’è. Un pò complesso, e apparentemente delirante come concetto, ma perfettmente comprensibile da chì possiede l'elasticità mentale per accettare, e tentare di comprendere, che le conoscenze umane sulla materia e sull'ordinamento spazio temporale hanno ancora molta strada da percorrere.  La fisica quantistica va anche molto oltre, mostra empiricamente che l'energia si materializza esclusivamente all'occhio di chi la guarda, altrimenti è unicamente un insieme di onde in movimento, e conclude: "la tua osservazione, il tuo intento e la tua attenzione creano il mondo fisico".

Il link di "immaginazione creativa" credo possa interessarvi

Siamo gli artefici del nostro destino

Ritengo importante focalizzare la vostra attenzione su un elemento intrinseco nella realtà in cui viviamo: sono le nostre azioni, le decisioni che prendiamo, a determinare la realtà che ci circonda. Tutto ciò che ora caratterizza la realtà in cui siamo immersi non è altro che la conseguenza di come  sino ad oggi abbiamo agito. Si rivela fondamentale la consapevolezza che ogni singolo gesto attuato porterà con se degli effetti. Se noi agiamo focalizzando la nostra attenzione, i nostri pensieri e le nostre azioni, su quella che è la strada da percorrere per raggiungere i nostri obiettivi, inevitabilmente tutto incomincerà ad andare in quella direzione. Naturalmente non per ragioni di natura astratta ma, semplicemente, perchè visualizzeremo in modo sempre più dettagliato il percorso da seguire, passo dopo passo, al fine di raggiungere i nostri traguardi.  Si inizierà a raggiungere le mete prefisse, ad avere motivazioni sempre nuove e una forte carica positiva. La psiche risponde con entusiamo all'eu-stress, meglio conosciuto come stress positivo, generando l'adrenalina e tutti i reattori necessari per essere vincenti. Lo Stress Positivio scaturisce dalle sfide, dalla competizione, dalla voglia di raggiungere un obiettivo, università, lavoro, sport...ben differente è il Di-stress, ovvero lo stress generato da una prolungata esposizione a fattori psico usuranti, come la società attuale appunto. E' assolutamente necessario incanalare le proprie energie verso i nostri propositi e sfruttare le peculiarità positive dello stress, non subirlo, e avremo modo di affrontare la vita in modo certamente più rilassante ottenendo risultati sorprenderti in ogni ambito. Approfondiremo presto l'argomento.

Potere della mente e fisica quantistica

Ho trovato molto interessante un articolo di Andrea Conti in merito alla fisica quantistica, all'incredibile ascendente che la psiche ha sul nostro stato fisico. Nella quotidianeità la mente e il fisico evolvono e producono insieme milioni di particelle ogni giorno, la mente riceve degli imput fisici o psicoemotivi, alla quale risponde producendo ciò che reputa necessario a livello chimico biologico, questo è quello che definisce il nostro stato di salute. Addirittura se la mente viene indotta ad un eccesso di esasperazione, portato dalla paura o dall'istinto di sopravvivenza ad esempio, può dare risposte sensazionali, inimmaginabili, facendo reagire il fisico in modo apparentemente sovrannaturale. Non ci converrà dedicare un pò più di attenzione al nostro stato psico emotivo? Seguirlo con la stessa cura che adottiamo per il fisico?

"Il nostro pensiero crea la realtà che ci circonda.
Questo emerge dagli ultimi studi di fisica quantistica.
Seppur in modo inconscio l’uomo è un creatore continuo, infatti quando pensa, parla, desidera, soffre, gioisce, ecc., crea delle strutture energetiche attorno a sé, che saranno tanto più potenti e resistenti, quanto più forti sono stati i pensieri, i sentimenti, i desideri, e le emozioni che le hanno generate. In questo modo viene a crearsi una struttura energetica vitalizzata che prende il nome di “forma-pensiero”
Ecco perchè è importante l’approccio ad un problema, ad una terapia, ad un evento, ad una giornata importante, ad un impegno di qualunque tipo.
Facciamo un esempio: un paziente convinto che quella terapia non porterà mai a nulla si autosaboterà e per un motivo o per un altro non guarirà.
Magari smetterà di andare dal terapista, o rimanderà gli appuntamenti rendendoli meno incisivi, durante la terapia farà resistenza, produrrà meno endorfine durante la giornata (l’ormone della felicità e della guarigione), accumulerà stress e frustrazione.
Il potere della mente e la fisica quantistica photo foto
Si sa, ‘la mente mente’ e l’uomo è in grado di fare tutto ciò inconsciamente solo perchè convinto che “tanto non servirà a nulla”, “tanto non guarirò mai”, “tanto il mio problema è ereditario”, “tanto sono troppo sfortunato” e così via.
La natura è una e segue delle leggi ben precise.
Se si dà l’opportunità al corpo di funzionare seguendo la natura, la situazione non potrà che migliorare.
Se eliminiamo gli ostacoli mentali distruttivi e li sostituiamo con schemi mentali produttivi e positivi, la nostra mente lavorerà con ottimi risultati per l’intero organismo psico-fisico.
La nostra fisiologia crea la malattia per darci un feedback, per farci sapere che abbiamo una prospettiva sbilanciata o che in quel momento non proviamo amore e gratitudine.
I segnali e i sintomi fisici in questa ottica non sono così terribili.
L’amore, la gratitudine e il pensiero positivo dissolvono ogni negatività nella nostra vita.
Il riso attrae la gioia, elimina la negatività e produce cure miracolose.


LA MENTE NON CONOSCE LA NEGAZIONE
Chiedete ad una persona di NON pensare ad una Ferrari… la prima cosa che visualizzerà sarà proprio una Ferrari.
Quando focalizziamo la nostra attenzione sulle cose che non vogliamo (“non voglio fare tardi”, “non voglio ammalarmi”, “non voglio perdere”) la mente non presterà ascolto al fatto che non le vogliamo, ma procurerà le cose che stiamo pensando (malattie incluse) e infatti poi si verificheranno puntualmente.
La mente non tiene conto dei “no”, dei “non” o qualsiasi altra negazione. E lavora per attrarre ciò che non vuoi. A prescindere dalle vibrazioni  che la nostra mente emette, quando voi penserete intensamente e lucidamente a ciò che desiderate, le vostre azioni e le vostre motivazioni andranno inesorabilmente in quella direzione, facendovi trovare sempre pronti e stimolati, questo crea benessere mentale e conseguentemente fisico."
Ci avviciniamo alle leggi dell'attrazione, che sono certo conoscerete!!

lunedì 28 novembre 2011

LA POTENZA DEL PENSIERO

Premessa: 
Ho deciso di pubblicare l'articolo di uno scienziato giapponese contemporaneo. Le sue intuizioni, e successive scoperte, sono sensazionali e...direi molto gradevoli da approfondire. Spero stuzzicheranno la vostra curiosità.
"Vengono qui esaminate le strabilianti scoperte di uno scienziato giapponese che, fotografando i cristalli di acqua congelata, ha dimostrato che essa registra e ricorda le nostre parole ed i nostri sentimenti.
E siccome siamo composti di acqua al 70% si può comprendere come ciò che diciamo, pensiamo e facciamo, possa influire sulla nostra salute e sulla nostra vita.
Un po' di storia
L'acqua copre i due terzi del pianeta Terra e, allo stesso modo, costituisce anche i due terzi di un essere umano adulto, che passa dal 99% d'acqua posseduta come embrione al 50% di acqua come anziano. Sotto questa soglia, muore.
Ma l'acqua non è speciale solo per questo: essa è anche l'unico liquido presente sulla Terra che, quando ghiaccia, invece di contrarsi si espande. L'acqua, insomma, risponde a leggi particolari che ne fanno un elemento del tutto singolare sul quale molti studiosi hanno scritto, indagato e ipotizzato. Uno di essi è Masaru Emoto, uno scienziato e ricercatore giapponese, or mai noto in tutto il mondo per le splendide fotografie realizzate sui cristalli dell'acqua ghiacciata.
Nato nel 1943 in Giappone, Masaru Emoto ha cominciato a studiare l'acqua intorno al 1984, dopo aver incontrato in USA il biochimico Lee H. Lorenzen, inventore dell'analizzatore di risonanza magnetica dell'acqua a "microcluster water" (un'acqua energetizzata con effetti terapeutici).
Alla fine degli anni Ottanta, lo scienziato giapponese è riuscito a mettere a punto una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d'acqua: l'acqua di rubinetto che scorre nelle tubature di tutto il mondo; l'acqua delle sorgenti; i laghi; le paludi; i ghiacciai; l'acqua sbarrata dalle dighe; l'acqua inquinata e via dicendo.
Masaru Emoto racconta così come ebbero inizio le ricerche che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Dapprima, prese a nolo un microscopio di grande precisione e congelò l'acqua in un frigorifero qualunque, ma quando si provò a fotografare l'acqua ghiacciata mettendola a temperatura ambiente, i cristalli si sciolsero subito. Emoto e i suoi collaboratori, allora, acquistarono un grande frigorifero per gli esperimenti che consentì loro di osservare i cristalli d'acqua a una temperatura costante di - 5° C.
L'esperimento viene condotto in questo modo: una goccia di ogni tipo di acqua da analizzare viene riposta in una coppa e poi congelata per circa tre ore a una temperatura di - 20° C. In ogni coppa si forma così un blocchetto di ghiaccio che la tensione superficiale rende perfettamente sferico. Poi, i singoli blocchetti vengono illuminati dall'alto e osservati al microscopio. A quel punto, è possibile vedere il cristallo. C'è acqua con cristalli simili tra loro, acqua che non ne ha affatto e acqua formata da cristalli danneggia ti.
Dopo aver messo a punto la sua tecnica di refrigerazione, cominciò ad esaminare e fotografare diversi tipi di acqua, come l'acqua dell'acquedotto di diverse città del mondo, e quella proveniente da sorgenti, laghi, paludi, ghiacciai.
Emoto, dunque, scoprì che le acque che scorrevano nelle tubature cittadine dove veniva rilasciato cloro per disinfettarle e le acque dei fiumi a valle dove venivano convogliate gli scarichi riuscivano a produrre solo cristalli danneggiati, mentre l'acqua che veniva trattata secondo principi naturali, l'acqua di sorgenti, laghi e ghiacciai ne aveva di bellissimi.
Lo scienziato nipponico, un giorno, volle mettere a confronto queste due realtà, fotografando prima l'acqua di fonte del lago Chuzenji e poi l'acqua utilizzata da un hotel che si trova sulle rive del lago stesso ma che, su indicazione dell'amministrazione cittadina, l'aveva disinfettata con il cloro.
Acqua dunque, apparentemente uguale, produceva nel primo caso un cristallo completo, mentre nel secondo caso uno sfaldato e decomposto. "Sarebbe importante - spiega Emoto nelle sue ricerche - confrontare i metodi di purificazione dell'acqua e imparare qualcosa dai risultati".
Non solo: seguendo anche l'acqua lungo corsi di fiumi poi sbarrati da dighe costruite dall'uomo, Emoto e la sua équipe hanno scoperto che i cristalli, prima bellissimi, si spezzano, si confondono e si perdono quando vengono bloccati in un lago artificiale da dove non hanno scampo.
Quindi gli venne l'idea di esporre l'acqua alle vibrazioni della musica, delle parole (pronunciate o anche soltanto scritte sulle bottiglie dei campioni d'acqua) e persino dei pensieri.
I risultati dei suoi esperimenti mostrano che i cristalli d'acqua, così trattata, cambiano struttura a seconda dei messaggi che ricevono. Si è perciò potuto constatare l'effetto sui cristalli dell'acqua quando viene esposta a parole scritte, a musica, preghiere, parole pronunciate, acqua di montagna, acqua inquinata, ecc.
L'acqua trattata con parole "positive" forma dei cristalli bellissimi, simili a quelli della neve; l'acqua trattata con parole "negative" invece, reagisce, creando forme amorfe e prive di armonia geometrica. Le immagini dei cristalli sono talmente impressionanti che Masaru Emoto ha deciso di renderle disponibili a tutte le persone interessate, attraverso la pubblicazione di numerosi libri e attraverso conferenze che tiene in tutto il mondo.
Un'idea che ha dell'incredibile
La svolta nei suoi studi giunse, però, quando un suo collaboratore ebbe un'idea che a prima vista ha dell'incredibile, ma che contribuì a far fare ulteriori scoperte nel settore: perché non suonare musica all'acqua e poi studiarne i cristalli formati? In fin dei conti l'efficacia della musicoterapica è risaputa: perché non verificare se la musica poteva in qualche modo in fluire anche sulla formazione dei cristalli.
Emoto e il suo staff, spinti da questa nuova sfida, decisero di riempire delle bottiglie d'acqua - questa volta distillata - e di porle tra due altoparlanti. I risultati furono fantastici: la Pastorale di Beethoven, la Sinfonia n. 40 di Mozart, Les adieux di Chopin, solo per citarne alcuni, hanno prodotto dei cristalli meravigliosi che variano a seconda della musica e sembrano rappresentarne anche le caratteristiche foniche. Al contrario, musiche moderne come quella degli Heavy Metal hanno prodotto cristalli spaccati in pezzi infiniti.
Ma le sorprese non erano ancora terminate: a un certo punto, lo scienziato giapponese ebbe l'idea di "far  leggere" le parole all'acqua. In quale modo?
Dopo aver riempito le solite bottiglie, incollò dei foglietti con la parte scritta rivolta verso l'acqua. La differenza tra i cristalli che si formavano nella bottiglia con la parola 'grazie' e quelli con la parola 'sciocco' è ben chiara: cristalli perfetti a sei angoli nel primo caso, cristalli scissi in mille pezzi nel secondo. E così pure con frasi di incitamento quali "Forza", "Sei bravo e ce la puoi fare" e parole come 'Amore' che andavano a formare cristalli completi.
Le frasi come "Stupido", "Non vali nulla", "Ti odio" o "Ti ucciderò" producevano, invece, solo una massa informe di molecole. In pratica, l'acqua trattata con parole "positive" produceva cristalli incantevoli, simili a quelli della neve mentre quella trattata con parole "cattive" reagiva in modo "negativo", creando forme schizzate.
Questo mutamento di struttura rappresenta un messaggio vero e proprio inviato all'uomo, che ha così la possibilità di esplorare orizzonti sconfinati che lo riconducono a un Tutto cui appartiene ed al quale deve rispetto.
Le ricerche di Masaru Emoto, come da sua stessa ammissione, portano a una riflessione di estrema importanza: se l'essere umano è formato per il 70% dall'acqua, significa che quanto egli pensa, dice modifica l'acqua del suo corpo, producendo in essa cristalli che corrispondono ai suoi sentimenti.
In Giappone, si crede che le parole abbiano un'anima e che solo pronunciandole si attivi il potere di trasformare il mondo. I cristalli dell'acqua dimostrano che ciò che si pensa e ciò che si dice, lascia una traccia, sia nel bene che nel male. Questa è una cosa che gli antichi conoscevano bene e che si riassume in poche parole, note in tutto il mondo: "Mens sana in corpore sano".